Comunicato Simonetta Varnelli

 

 

 

“Tu chiamale se vuoi…Emozioni”

 

“Un caffè corretto”

 

In risposta alla richiesta la mano del barista calibrava con un gesto elegante e rapido un liquido bianco nella tazzina ancora fumante. Si spargevano nell’aria effluvi inebrianti di quella mescita misteriosa e occulta che suscitava in me, bambina, un’atmosfera magica di riti e di pozioni miracolose preparata da streghe di altri tempi…

Stasera ho rivissuto quell’atmosfera e riconosciuto la “strega”, colei che prepara le pozioni tradizionali con passione e spirito di abnegazione, in connubio con l’ambiente in cui vive, senza lasciarsi tentare dalle sirene del marketing: la signora Simonetta VARNELLI.

Le sue risposte schive ma tanto “pensate” l’hanno disvelata, costringendola a mostrare sotto l’aspetto apparentemente mite e dolce la forza interiore, la caparbietà, la genuinità sempre legata alla sincerità.

Ha mostrato le caratteristiche antitetiche proprie del Parco dei Monti Sibillini: l’alterigia del Monte Vettore, la magia del lago di Pilato, la vastità e la coloritura della “fiorita” del Pian Grande… e ho capito perché l’Anice secco Varnelli si può solo definire con un ossimoro.

L’incontro Per chi suona la campana finisce fra “grandi”. Il Varnelli ha esaltato il risotto, degustato in abbinamento con uno spumante delle Cantine Polvanera, preparato dallo chef Natale Martucci; divino si è rivelato l’abbinamento con il sigaro Toscano e il cioccolato Maglio!

Una serata che ha veramente esaltato i sensi e la mente nell’incipiente primavera nocese.

 

                                                                                                                                 

                                                                                                                        M.T.S.